E' mistero sullo stato di salute di Raffaele Cutolo, ex boss della Nuova Camorra Organizzata incarcerato in regime di 41 bis presso il penitenziario di Parma. Sulla vicenda si stanno esprimendo diversi notiziari, arrivando ad affermare di uno stato di salute assai precario del detenuto. Diabete, una forma grave di artrite alle mani, prostatite e il peggioramento della vista che lo ha reso quasi cieco, il professore di Ottaviano non se la passa tanto bene. Il Partito Radicale, rappresentato da Rita Bernardi, ha annunciato che farà visita al carcere. Non si sbilancia invece il suo legale, l'avvocato Gaetano Aufiero: “Sono il suo avvocato, ma visto che al momento non ci sono più procedimenti legali a suo carico, non ci sentiamo da diversi mesi. Per questo motivo non posso dirvi di più in merito alle condizioni di salute di Cutolo“. Il professore è un uomo che si è convertito ed ha chiesto perdono per i suoi peccati a Dio e agli uomini e alle donne che ha fatto soffrire, e per questo ha sempre chiesto di restare in carcere ad espiare per i propri errori. Ma da più parti, in passato come ancora in questo frangente, sono giunte voci di persone che invocano la scarcerazione di un anziano oramai decrepito. Ci si chiede se non bastino più di quarantanni di detenzione ad aver cambiato un uomo e se siano necessarie delle misure così restrittive lesive della dignità dell'essere umano come quella del 41 bis. Chi sbaglia è giusto che paghi. Ma la giustizia cesserà di essere tale se continuerà ad accanirsi in questo modo su quello che oramai è un povero vecchio.