Raffaele Cutolo |
IL CARCERE SENZA RIABILITAZIONE E POSSIBILITA' DI RIEDUCAZIONE E' SOLO UNA VERGOGNA ED UNA VENDETTA SOCIALE NEI CONFRONTI DEL DETENUTO ED E' CONTRO OGNI DIRITTO UMANO QUANDO DI FATTO DIVENTA "INTERNAMENTO" SENZA GARANZIE GIURIDICHE COME IL CASO DI RAFFAELE CUTOLO, EX CAPO DELLA NUOVA CAMORRA ORGANIZZATA NEGLI ANNI 80, OGGI " CONVERTITO" SENZA GIUSTIZIA.
AL MINISTRO DI GIUSTIZIA
SIG.RA ANNAMARIA CANCELLIERI
VIA ARENULA,70-00186-ROMA
OGGETTO : PETIZIONE POPOLARE PER CHIEDERE IL RIACCERTAMENTO DELLA PERICOLOSITA’ SOCIALE (ART. 203 C.P.) ED ASSEGNAZIONE A MISURE ALTERNATIVE AL 41 BIS – L. N° 354/75 , PER IL DETENUTO RAFFAELE CUTOLO N. AD OTTAVIANO (NA) IL 04.11.1941.
ECCELLENTISSIMO SIGNOR MINISTRO DI GIUSTIZIA,AI SENSI DELL'ART. 27 COST. LE PENE DEVONO TENDERE ALLA RIEDUCAZIONE E RIABILITAZIONE DEL DETENUTO. RITENIAMO IMPORTANTE CHE NELLA NOSTRA SOCIETA’ DEMOCRATICA IL DIRITTO NON SIA SOLO UNA PAROLA MA SI CONIUGHI REALISTICAMENTE CON IL SENSO DI UMANITA’ E DI GIUSTIZIA E NON SIA “GIUSTIZIALISMO IDEOLOGICO”.QUESTA INIZIATIVA IN FAVORE DEL DETENUTO RAFFAELE CUTOLO IN OGGETTO , VUOLE ESSERE,ALTRESI’, UNA PROPOSIZIONE “CRITICA” RISPETTO A NORMATIVE NATE COME “ECCEZZIONALI”( ART. 41 BIS DELL’O.P.), TALVOLTA ECCESSIVE RISPETTO AD ATTEGGIAMENTI DI RAVVEDIMENTO OPEROSE E CONVERSIONE DEL REO , DIVENTATE , IN DISPREGIO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA E ALLA CARTA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI UMANI, “ “IL BRACCIO FORTE “ DI UN CREDO IDEOLOGICO MA CHE IN PRATICA INEFFICACI RISPETTO ALL’ELIMINAZIONE DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA . ILL.MO MINISTRO IL 41 BIS O.P. HA AVUTO L’AGGRAVANTE DI UN NUOVO PROTAGONISMO CULTURALE NEL CONTESTO DEI VERTICI DELLA CRIMINALITA’ CRIMINALIZZATA, QUELLO DELLE DONNE. LA GIUSTIZIA E’ VERAMENTE “GIUSTA” SE LA SUA MISURA E’ LA CIVILTA’. LA RIEDUCAZIONE DEL DETENUTO E LA POSSIBLITA’ CHE LO STESSO POSSA RICONCILIARSI DEFINITIVAMENTE CON IL SUO PASSATO HA EFFETTI IMPORTANTI ANCHE SUL PIANO VITTIMOLOGICO , CONTESTO SPESSO DIMENTICATO NELL’APPLICAZIONE DELLA PENA. QUESTO DEVE VALERE, AI SENSI DELL’ART. 3 DELL COSTITUZIONE ITALIANA , PER TUTTI I DETENUTI , QUALUNQUE CRIMINE ABBIANO COMMESSO ED IN QUALSIAI STATO DETENTIVI ESSI SI TROVINO.LO STATO DI PRIVAZIONE DELLA LIBERTA’ PERSONALE , NELLA CONDIZIONE DI RISTRETTO IN CARCERE PER REATI GRAVI, NON PUO’ COSTITUIRSI COME VENDETTA SOCIALE NEI CONFRONTI DEL REO. QUESTO SAREBBE LA NEGAZIONE DI UNA CIVILTA’ GIURIDICA DEMOCRATICA , CHE CI RIPORTEREBBE INDIETRO DI SECOLI. AL REO, FOSSE IL FAMIGERATO RAFFAELE CUTOLO COME QUALSIASI ALTRO “POVERO CRISTO” RISTRETTO, BISOGNA DARE LA POSSIBILITA’ DI POTER DIMOSTRARE, ,NEI FATTI, CHE E’ CAMBIATO E CHE VUOLE METTERSI AL SERVIZIO DEL BENE AVENDO RINNEGATO IL MALE .ILL.MO SIGNOR MINISTRO , RAMMENTIAMO CHE DA CIRCA 50 ANNI, RAFFAELE CUTOLO,EX CAPO DELLA NUOVA CAMORRA ORGANIZZATA,E' IN CARCERE E DAL 1982 SCONTA VARI ERGASTOLI IN REGIME DI CARCERE DURO, PRATICAMENTI SCONTATI IN QUASI TUTTI I CARCERI ITALIANI. DAL 1992,OVVERO DA 21 ANNI ,CON LA RIFORMA CARCERARIA, IL DETENUTO CUTOLO E' RISTRETTO IN REGIME DI 41 BIS,IN BASE AD UNA PRESUNTA “PERICOLOSITA’ SOCIALE” (SI DICE “PRESUNTA” PERCHE’ LA SUA FONDATEZZA HA MOTIVAZIONI PIU’ “IDEOLOGICHE” CHE DI PROVATO ED OGGETTIVO RISCONTRO ATTUALE) ED IN QUESTA CONDIZIONE DETENTIVA ,CON SERI PROBLEMI DI SALUTE,TROVASI ORA NEL CARCERE DI MASSIMA SICUREZZA DELL'AQUILA. QUI RISULTA NON ESSERE INSERITO IN NESSUN PROGRAMMA RIEDUCATIVO E RIABILITATIVO COSI COME PREVEDE IL DETTATO COSTITUZIONALE ED IN SITUAZIONE CONTRARIA DI FATTO ALLA GIURISPRUDENZA PREVALENTE DELLA CORTE EUROPEA DI GIUSTIZIA .RAFFAELE CUTOLO,CON IL 41 BIS , SI TROVA NEL CARCERE DELL’AQUILA PRATICAMENTE DA “INTERNATO” E NON DA NORMALE “DETENUTO” .DAL 1983, RAFFAELE CUTOLO, HA DICHIARATO DI AVER CHIUSO DEFINITIVAMENTE CON IL SUO PASSATO DI CAMORRISTA. EGLI SI E' "CONVERTITO" SPIRITUALMENTE E VUOLE DIMOSTRARE DI ESSERE OGGI,ANCHE SOCIALMENTE, UNA PERSONA DIVERSA,COME ,IN PIU’ OCCASIONI, HA SOSTENUTO MONS. RAFFAELE NOGARO ,VESCOVO EMERITO DI CASERTA,CHE LO CONOSCE SPIRITUALMENTE DA OLTRE 25 ANNI. ALCUNI ASPETTI DI QUESTA PERSONA , OLTRE UN PASSATO DA EFFERATO CAMORRISTA,STRANAMENTE RISULTANO ESSERE RICCHI , PER QUELL’AMORE CHE TUTTO COMPRENDE ED ISPIRA LA NOSTRA UMANITA’ , DI RISVOLTI INTERIORI POCO CONOSCIUTI AI PIU’,MENO MESSI IN EVIDENZA ,POCO RICERCATI ALL’OSSERVAZIONE ED ANALISI PERSONOLOGICA, I QUALI SE ATTENTAMENTE UTILIZZATI POSSONO ESSERE,PARADOSSALMENTE UTILI, AL MIGLIORAMENTO SOCIALE E DI INSEGNAMENTO PER TANTI DERELITTI ANCORA ILLUSI DAL CRIMINE. RAFFAELE CUTOLO OGGI HA DIRITTO, COME PERSONA, ALLA POSSIBILITA’ DI DIMOSTRARE CHE E’ CAMBIATO E VUOLE RENDERSI UTILE ALLA SOCIETA’ PAGANDO FINO IN FONDO LA SUA PENA E DI DIMOSTRARE ALLA SOCIETA’ CHE E’ UN UOMO NUOVO NON SOLO PERCHE’ HA PAGATO (CIRCA 50 ANNI DI CARCERE ,DI CUI 30 ANNI IN REGIME DI ISOLAMENTO) MA ANCHE PERCHE’ IN LUI VI E’ SICURAMENTE OGGI IL GERME DI CHI HA VERAMENTE COMPRESO CHE IL CRIMINE NON PAGA. RAFFAELE CUTOLO HA DIRITTO A PAGARE LA SUA PENA IN UN ALTRO MODO RISPETTO ALLA CONDIZIONE DI FATTO DA “INTERNATO” CHE VIVE ATTUALMENTE AL CARCERE DELL’AQUILA . LA SOCIETA’ HA IL DOVERE DI RICONSIDERARE ,CON TUTTE LE PRECAUZIONI MA CON ATTENZIONE, LA SITUAZIONE PERSONALE E POSIZIONE DI CUTOLO COME DETENUTO OGGI RISTRETTO AL 41 BIS E MAGARI,SE POSSIBILE, METTERLO NELLA CONDIZIONE DI POTERSI “RICONCILIARE” TOTALMENTE CON IL PASSATO IN PARTICOLARE CON LE VITTIME INNOCENTI DELLA SUA STORIA CRIMINALE ED I LORO FAMILIARI,STORIA CRIMINALE CHE ORAMAI ,GRAZIE A DIO, NON C’E PIU’. PERTANTO SI CHIEDE ALLA S.V. ILLUSTRISSIMA ,QUALE E AUTORITA’ PREPOSTA, DI VOLER ATTIVARE LE PROCEDURE DI RITO AFFINCHE SI RICONSIDERI ,COME SI E’ FATTO RECENTEMENTE PER ALTRI DETENUTI AL 41 BIS, LA SITUAZIONE DI “PERICOLOSITA’ SOCIALE “ DEL DETENUTO CUTOLO RAFFAELE NELLA SUA POSIZIONE DI DETENUTO AL 41 BIS , CON MISURE DETENTIVE ALTERNATIVE A QUESTO REGIME CARCERARIO. I PETENTI RINGRAZIANO PER L’ATTENZIONE PRESTATA ALLA PRESENTE DICHIARANDO ESPRESSAMENTE CHE LE INTENZIONI DELLA STESSA TROVANO RISCONTRO ESCLUSIVAMENTE NELLE MOTIVAZIONI DI GIUSTIZIA ED UMANITA’ A CUI E’ EFFETTIVAMENTE ISPIRATA.
DISTINTI OSSEQUI
I PETENTI
SIG.RA ANNAMARIA CANCELLIERI
VIA ARENULA,70-00186-ROMA
OGGETTO : PETIZIONE POPOLARE PER CHIEDERE IL RIACCERTAMENTO DELLA PERICOLOSITA’ SOCIALE (ART. 203 C.P.) ED ASSEGNAZIONE A MISURE ALTERNATIVE AL 41 BIS – L. N° 354/75 , PER IL DETENUTO RAFFAELE CUTOLO N. AD OTTAVIANO (NA) IL 04.11.1941.
ECCELLENTISSIMO SIGNOR MINISTRO DI GIUSTIZIA,AI SENSI DELL'ART. 27 COST. LE PENE DEVONO TENDERE ALLA RIEDUCAZIONE E RIABILITAZIONE DEL DETENUTO. RITENIAMO IMPORTANTE CHE NELLA NOSTRA SOCIETA’ DEMOCRATICA IL DIRITTO NON SIA SOLO UNA PAROLA MA SI CONIUGHI REALISTICAMENTE CON IL SENSO DI UMANITA’ E DI GIUSTIZIA E NON SIA “GIUSTIZIALISMO IDEOLOGICO”.QUESTA INIZIATIVA IN FAVORE DEL DETENUTO RAFFAELE CUTOLO IN OGGETTO , VUOLE ESSERE,ALTRESI’, UNA PROPOSIZIONE “CRITICA” RISPETTO A NORMATIVE NATE COME “ECCEZZIONALI”( ART. 41 BIS DELL’O.P.), TALVOLTA ECCESSIVE RISPETTO AD ATTEGGIAMENTI DI RAVVEDIMENTO OPEROSE E CONVERSIONE DEL REO , DIVENTATE , IN DISPREGIO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA E ALLA CARTA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI UMANI, “ “IL BRACCIO FORTE “ DI UN CREDO IDEOLOGICO MA CHE IN PRATICA INEFFICACI RISPETTO ALL’ELIMINAZIONE DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA . ILL.MO MINISTRO IL 41 BIS O.P. HA AVUTO L’AGGRAVANTE DI UN NUOVO PROTAGONISMO CULTURALE NEL CONTESTO DEI VERTICI DELLA CRIMINALITA’ CRIMINALIZZATA, QUELLO DELLE DONNE. LA GIUSTIZIA E’ VERAMENTE “GIUSTA” SE LA SUA MISURA E’ LA CIVILTA’. LA RIEDUCAZIONE DEL DETENUTO E LA POSSIBLITA’ CHE LO STESSO POSSA RICONCILIARSI DEFINITIVAMENTE CON IL SUO PASSATO HA EFFETTI IMPORTANTI ANCHE SUL PIANO VITTIMOLOGICO , CONTESTO SPESSO DIMENTICATO NELL’APPLICAZIONE DELLA PENA. QUESTO DEVE VALERE, AI SENSI DELL’ART. 3 DELL COSTITUZIONE ITALIANA , PER TUTTI I DETENUTI , QUALUNQUE CRIMINE ABBIANO COMMESSO ED IN QUALSIAI STATO DETENTIVI ESSI SI TROVINO.LO STATO DI PRIVAZIONE DELLA LIBERTA’ PERSONALE , NELLA CONDIZIONE DI RISTRETTO IN CARCERE PER REATI GRAVI, NON PUO’ COSTITUIRSI COME VENDETTA SOCIALE NEI CONFRONTI DEL REO. QUESTO SAREBBE LA NEGAZIONE DI UNA CIVILTA’ GIURIDICA DEMOCRATICA , CHE CI RIPORTEREBBE INDIETRO DI SECOLI. AL REO, FOSSE IL FAMIGERATO RAFFAELE CUTOLO COME QUALSIASI ALTRO “POVERO CRISTO” RISTRETTO, BISOGNA DARE LA POSSIBILITA’ DI POTER DIMOSTRARE, ,NEI FATTI, CHE E’ CAMBIATO E CHE VUOLE METTERSI AL SERVIZIO DEL BENE AVENDO RINNEGATO IL MALE .ILL.MO SIGNOR MINISTRO , RAMMENTIAMO CHE DA CIRCA 50 ANNI, RAFFAELE CUTOLO,EX CAPO DELLA NUOVA CAMORRA ORGANIZZATA,E' IN CARCERE E DAL 1982 SCONTA VARI ERGASTOLI IN REGIME DI CARCERE DURO, PRATICAMENTI SCONTATI IN QUASI TUTTI I CARCERI ITALIANI. DAL 1992,OVVERO DA 21 ANNI ,CON LA RIFORMA CARCERARIA, IL DETENUTO CUTOLO E' RISTRETTO IN REGIME DI 41 BIS,IN BASE AD UNA PRESUNTA “PERICOLOSITA’ SOCIALE” (SI DICE “PRESUNTA” PERCHE’ LA SUA FONDATEZZA HA MOTIVAZIONI PIU’ “IDEOLOGICHE” CHE DI PROVATO ED OGGETTIVO RISCONTRO ATTUALE) ED IN QUESTA CONDIZIONE DETENTIVA ,CON SERI PROBLEMI DI SALUTE,TROVASI ORA NEL CARCERE DI MASSIMA SICUREZZA DELL'AQUILA. QUI RISULTA NON ESSERE INSERITO IN NESSUN PROGRAMMA RIEDUCATIVO E RIABILITATIVO COSI COME PREVEDE IL DETTATO COSTITUZIONALE ED IN SITUAZIONE CONTRARIA DI FATTO ALLA GIURISPRUDENZA PREVALENTE DELLA CORTE EUROPEA DI GIUSTIZIA .RAFFAELE CUTOLO,CON IL 41 BIS , SI TROVA NEL CARCERE DELL’AQUILA PRATICAMENTE DA “INTERNATO” E NON DA NORMALE “DETENUTO” .DAL 1983, RAFFAELE CUTOLO, HA DICHIARATO DI AVER CHIUSO DEFINITIVAMENTE CON IL SUO PASSATO DI CAMORRISTA. EGLI SI E' "CONVERTITO" SPIRITUALMENTE E VUOLE DIMOSTRARE DI ESSERE OGGI,ANCHE SOCIALMENTE, UNA PERSONA DIVERSA,COME ,IN PIU’ OCCASIONI, HA SOSTENUTO MONS. RAFFAELE NOGARO ,VESCOVO EMERITO DI CASERTA,CHE LO CONOSCE SPIRITUALMENTE DA OLTRE 25 ANNI. ALCUNI ASPETTI DI QUESTA PERSONA , OLTRE UN PASSATO DA EFFERATO CAMORRISTA,STRANAMENTE RISULTANO ESSERE RICCHI , PER QUELL’AMORE CHE TUTTO COMPRENDE ED ISPIRA LA NOSTRA UMANITA’ , DI RISVOLTI INTERIORI POCO CONOSCIUTI AI PIU’,MENO MESSI IN EVIDENZA ,POCO RICERCATI ALL’OSSERVAZIONE ED ANALISI PERSONOLOGICA, I QUALI SE ATTENTAMENTE UTILIZZATI POSSONO ESSERE,PARADOSSALMENTE UTILI, AL MIGLIORAMENTO SOCIALE E DI INSEGNAMENTO PER TANTI DERELITTI ANCORA ILLUSI DAL CRIMINE. RAFFAELE CUTOLO OGGI HA DIRITTO, COME PERSONA, ALLA POSSIBILITA’ DI DIMOSTRARE CHE E’ CAMBIATO E VUOLE RENDERSI UTILE ALLA SOCIETA’ PAGANDO FINO IN FONDO LA SUA PENA E DI DIMOSTRARE ALLA SOCIETA’ CHE E’ UN UOMO NUOVO NON SOLO PERCHE’ HA PAGATO (CIRCA 50 ANNI DI CARCERE ,DI CUI 30 ANNI IN REGIME DI ISOLAMENTO) MA ANCHE PERCHE’ IN LUI VI E’ SICURAMENTE OGGI IL GERME DI CHI HA VERAMENTE COMPRESO CHE IL CRIMINE NON PAGA. RAFFAELE CUTOLO HA DIRITTO A PAGARE LA SUA PENA IN UN ALTRO MODO RISPETTO ALLA CONDIZIONE DI FATTO DA “INTERNATO” CHE VIVE ATTUALMENTE AL CARCERE DELL’AQUILA . LA SOCIETA’ HA IL DOVERE DI RICONSIDERARE ,CON TUTTE LE PRECAUZIONI MA CON ATTENZIONE, LA SITUAZIONE PERSONALE E POSIZIONE DI CUTOLO COME DETENUTO OGGI RISTRETTO AL 41 BIS E MAGARI,SE POSSIBILE, METTERLO NELLA CONDIZIONE DI POTERSI “RICONCILIARE” TOTALMENTE CON IL PASSATO IN PARTICOLARE CON LE VITTIME INNOCENTI DELLA SUA STORIA CRIMINALE ED I LORO FAMILIARI,STORIA CRIMINALE CHE ORAMAI ,GRAZIE A DIO, NON C’E PIU’. PERTANTO SI CHIEDE ALLA S.V. ILLUSTRISSIMA ,QUALE E AUTORITA’ PREPOSTA, DI VOLER ATTIVARE LE PROCEDURE DI RITO AFFINCHE SI RICONSIDERI ,COME SI E’ FATTO RECENTEMENTE PER ALTRI DETENUTI AL 41 BIS, LA SITUAZIONE DI “PERICOLOSITA’ SOCIALE “ DEL DETENUTO CUTOLO RAFFAELE NELLA SUA POSIZIONE DI DETENUTO AL 41 BIS , CON MISURE DETENTIVE ALTERNATIVE A QUESTO REGIME CARCERARIO. I PETENTI RINGRAZIANO PER L’ATTENZIONE PRESTATA ALLA PRESENTE DICHIARANDO ESPRESSAMENTE CHE LE INTENZIONI DELLA STESSA TROVANO RISCONTRO ESCLUSIVAMENTE NELLE MOTIVAZIONI DI GIUSTIZIA ED UMANITA’ A CUI E’ EFFETTIVAMENTE ISPIRATA.
DISTINTI OSSEQUI
I PETENTI
Cordiali saluti,
[Il tuo nome]
[Il tuo nome]
Per ragioni umanitarie e civili dell'uomo il sig. Cutolo non deve stare più al 41bis perché oltrepassato 50anni in carcere e sicuramente non ha più rapporti con nessuno credo che in tanti anni il sig. Cutolo a solo voglia di vedere più spesso la sua adorata bambina e sua moglie quindi da cittatino civile e italiano reputo una vergogna per il nostro stato di tenere ancora questa persona al 41bis in solitudine.
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