lunedì 18 giugno 2012

Giuseppe Puca, detto 'o Giappone, prima capozona di Sant'Antimo per la NCO poi braccio destro di Cutolo dopo l'assassinio di Casillo a Roma

AGGUATO AL LUOGOTENENTE DI CUTOLO
NAPOLI In fin di vita il più fidato luogotenente di Raffaele Cutolo, fondatore, con lui e la sorella Rosetta, della Nuova camorra organizzata. Un commando di cinque killer ha crivellato di colpi, nel centro di Sant' Antimo e in pieno giorno, Giuseppe Puca, 41 anni, soprannominato ' o Giappone per i lineamenti orientali del viso. I medici del Cardarelli lo hanno tenuto in camera operatoria per molte ore. Aveva dieci ferite al volto, all' addome, alle spalle e alle gambe. Gli inquirenti parlano di regolamento di conti o di vendetta. Negli ultimi tempi sembra infatti che Puca non godesse più della piena fiducia del superboss di Ottaviano. Pare, anzi, che avesse cercato di stringere nuove alleanze, forse con le bande collegate ad Antonio Bardellino, capo della Nuova famiglia, che hanno il predominio in alcuni comuni a nord di Napoli e nell' area casertana. Puca, condannato a molti anni di carcere per associazione a delinquere di stampo camorristico, omidicio, rapine ed estorsioni, era in libertà vigilata per motivi di salute. La sua carriera di boss era incominciata molto presto. Il suo atto più clamoroso fu la liberazione di Raffaele Cutolo dal manicomio giudiziario di Aversa. Con la dinamite ' o Giappone fece saltare il muro di cinta dell' istituto. Cutolo evase con estrema facilità. Altra azione clamorosa di cui venne accusato, l' assassinio di Vincenzo Casillo, il 29 gennaio dell' 83 a Roma. Secondo l' accusa, Puca organizzò materialmente il micidiale agguato. Casillo, depositario dei segreti di Cutolo per quanto riguarda le trattative condotte nel supercarcere di Ascoli Piceno per la liberazione di Ciro Cirillo, sequestrato dalle Brigate rosse, saltò in aria nell' auto-bomba. Raffaele Cutolo e la sorella Rosetta, la donna dagli occhi di ghiaccio, vennero ritenuti i mandanti. Tre giorni fa, però, la Corte di assise di Roma ha scagionato Puca assolvendolo con formula piena. Uguale sentenza per Cutolo e la sorella. Ma il tribunale della malavita aveva deciso la eliminazione di Puca. Il commando di killer ha accerchiato il boss mentre parlava con alcune persone davanti a un bar. E' stata una pioggia di proiettili, sparati da pistole, fucili e lupare. Per Puca una corsa disperata, prima all' ospedale di Aversa e poi al Cardarelli. - di ERMANNO CORSI
La Repubblica

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