lunedì 19 agosto 2013

Tra i versi del professore una poesia contro la droga, s'intitola "Polvere bianca".

CUTOLO SCRIVE POESIE CONTRO LA DROGA

L' ASINARA (p.g.p.) - Di poesie sulla droga ne sono state composte tante. Ma se a scriverle è don Raffaele Cutolo, indiscusso boss della camorra, una delle organizzazioni che gestisce il traffico internazionale degli stupefacenti, la questione cambia. Il "re di Ottaviano" dal carcere dell' Asinara ha inviato una poesia contro l' eroina al quotidiano sassarese "La nuova Sardegna". Insieme al testo, un memoriale-requisitoria nei confronti di quelli che lui stesso definisce "venditori di morte". Lo scritto è stato spedito dal penitenziario il giorno di Ferragosto. Cutolo ha fatto rientro all' Asinara (nella quale in passato è stato detenuto per più di due anni) soltanto da qualche settimana, subito dopo un processo per omicidio a Campobasso al termine del quale è stato assolto per insufficienza di prove. Ecco il testo integrale della poesia: "Polvere bianca / polvere bianca / ti odio! / Sei dolce e sei amara / come una donna / sei pura e sei buio. / Giovani odiatela / la polvere bianca / sì! vi fa volare / per poi farvi / ritornare nel buio più cupo. / Vola per l' aria / limiti di un' anima / fatta a pezzi / si tocca il fondo / i fatti diventano voragini buie... / e poi di colpo / i dolori si placano / e il cielo è un' esplosione di luce / poi più nulla. / L' indomani / solo un trafiletto sui giornali / ennesimo giovane morto: per droga. / Polvere bianca / ti odio". Nel documento fatto pervenire al quotidiano il boss afferma di seguire con preoccupazione le vicende legate allo spaccio di droga. Dice tra l' altro che i politici dovrebbero impegnarsi di più per debellare un fenomeno che, anche in Sardegna, sta assumendo proporzioni preoccupanti. Spiega poi di essere certo che le sue tesi faranno "sobbalzare dalle poltrone" parecchie persone. "Ma in tutta la mia vita - prosegue - non ho mai fatto piangere nessuno se non coloro che volevano farmi del male".



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